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L’assessore De Rebotti decide di rivolgersi all’Autorità di Regolazione dei Trasporti

Dettagli della notizia

“Pur comprendendo le esigenze determinate dal completamento degli interventi finanziati con fondi PNRR, alcune opzioni gestionali assunte risultano eccessivamente penalizzanti per parte dei pendolari umbri e toscani"

Data:

02 MAGGIO 2025

Tempo di lettura:

Ultimo aggiornamento: 27/05/2025

Primo piano dell'assessore De Rebotti

Descrizione

Perugia, 2 maggio 2025 – “Pur comprendendo le esigenze determinate dal completamento degli interventi finanziati con fondi PNRR per il miglioramento tecnologico dell’intera rete ferroviaria nazionale, e le correlate modifiche temporanee alla programmazione dei servizi di trasposto ferroviario, alcune opzioni gestionali assunte risultano eccessivamente penalizzanti per parte dei pendolari umbri e toscani, sicuramente per quelli di Orvieto e Chiusi”. Così in una nota l’assessore regionale ai Trasporti Franceco De Rebotti.

“In particolare – prosegue De Rebotti nella nota - la retrocessione del treno n. 598 in linea lenta, con l'allungamento del tempo di percorrenza connesso, rende ancora più complessa e impegnativa la quotidianità di molti cittadini clienti del servizio di trasporto ferroviario. La regione Umbria non può accettare il mancato rispetto dell’accordo quadro a suo tempo sottoscritto con RFI, che prevede che tutti treni regionali umbri transitino su linea direttissima. In tal senso ci rivolgeremo ad ART, Autorità di Regolazione dei Trasporti, chiedendo una verifica sul rispetto dell’accordo in essere. Su Orvieto c’è il tema supplementare dei treni che fanno riferimento alla regione Toscana che, sempre a causa degli interventi attualmente in atto, si attestano il momento ad Orte, determinando ulteriori appesantimenti causati da ritardi, coincidenze complesse e indeterminatezza degli orari. Per una verifica su quest’ultima situazione chiederemo anche un incontro con la Regione Toscana, con l’intento di costruire una proficua collaborazione a tutela dei diritti dei cittadini pendolari di entrambe le Regioni”.

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