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il piccolo di Gaza operato a Perugia, Proietti: “Grazie ai medici e a tutto il personale, l’Umbria è con voi”

Dettagli della notizia

Sottoposto a un primo intervento chirurgico al Santa Maria della Misericordia il bambino palestinese di 8 anni arrivato in Umbria nella notte tra il 13 e il 14 agosto nell’ambito della missione umanitaria MedEvac

Data:

20 AGOSTO 2025

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Argomenti

Ultimo aggiornamento: 21/08/2025

Facciata dell'ospedale di Perugia

Descrizione

Perugia, 20 agosto 2025 - È stato sottoposto a un primo intervento chirurgico al Santa Maria della Misericordia di Perugia il bambino palestinese di otto anni arrivato in Umbria nella notte tra il 13 e il 14 agosto nell’ambito della missione umanitaria MedEvac. Il piccolo, accompagnato dai nonni e da una zia, e poi raggiunto dal padre, era stato trasferito dall’aeroporto militare di Ciampino a pediatria, dove è seguito dall’équipe del professor Giuseppe Di Cara e dal reparto diretto dal professor Alberto Verrotti Di Pianella.
L’intervento neurochirurgico è consistito nell’asportazione di frammenti metallici di granata e ossei che erano penetrati all’interno del cervello e che avevano prodotto anche un ascesso cerebrale con la ricostruzione della volta cranica. L’operazione è stata eseguita dal dottor Carlo Conti, direttore della neurochirurgia dell'Azienda Ospedaliera di Perugia e dalla sua equipe. Al momento il piccolo è ricoverato in terapia intensiva e le sue condizioni sono giudicate buone, in seguito sarà riportato in pediatria per una degenza ordinaria “La comunità umbra è accanto a questo bambino e alla sua famiglia. Desidero ringraziare, uno per uno, i professionisti che si sono presi cura di lui in queste ore difficili: medici, infermieri, tecnici, anestesisti, radiologi e tutto il personale del Santa Maria della Misericordia. È un lavoro silenzioso e prezioso che racconta la migliore sanità pubblica - dichiara la presidente della regione Stefania Proietti - Un grazie sentito anche alla direzione regionale salute, al 118 – con il dottor Francesco Borgognoni – alla protezione civile regionale, ai volontari della Misericordia, alle mediatrici culturali, alla Caritas e alla Fondazione Chianelli per il sostegno logistico e umano garantito alla famiglia.
“La rete umbra ha risposto con professionalità e umanità. Il percorso di assistenza che abbiamo attivato – conclude la presidente - mette al centro la dignità della persona e i diritti dei bambini. A tutti coloro che stanno lavorando per la sua guarigione va la riconoscenza dell’istituzione regionale”.

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