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Notizia

“La tragedia di Gualdo ci scuote: vanno rafforzati i Centri antiviolenza e cambiato l’approccio sul disagio”

Dettagli della notizia

"Primo femminicidio del 2025 in giornata di festa che, invece di essere felice per tutti, ha riservato la tragedia per Eliza e Daniele" ha rimarcato Simona Meloni, assessore alle Politiche di parità e antidiscriminazione

Data:

07 GENNAIO 2025

Tempo di lettura:

Ultimo aggiornamento: 15/01/2025

Simona Meloni

Descrizione

Perugia, 7 gennaio 2025 - “Il primo femminicidio del 2025 ha insanguinato la nostra regione in giornata di festa che, invece di essere felice per tutti, ha riservato la tragedia per Eliza e Daniele – lo sottolinea l’assessore regionale alle Politiche di parità di genere e antidiscriminazione, Simona Meloni. Una situazione familiare come tante, che nascondeva invece una tragedia che ieri è esplosa con i due corpi trovati dalla mamma di lui. Un fatto terribile – aggiunge l’Assessore - un drammatico epilogo per una vicenda che deve interrogarci, come persone e come Istituzioni, a rafforzare tutte le reti di supporto contro la violenza sulle donne e tutte le opportunità di aiuto contro il disagio e le difficoltà mentali. La morte di Eliza e Daniele non è solo la morte di due persone, ma distrugge due famiglie e squarcia il velo su tante situazioni di apparente normalità, che invece nascondono il buio. Un tema che tocca chiunque – prosegue la Meloni - e che ho sempre affrontato nel mio impegno istituzionale e politico e che porterò avanti con la delega alle Pari opportunità. Per questo, nostro compito, sarà continuare a rafforzare i Centri antiviolenza, le Case rifugio e i punti di ascolto, permettendo di poter confidare anche i piccoli segnali che si colgono. Fondamentale – conclude l’Assessore - sarà puntare lo sguardo sugli uomini e rafforzare la rete educativa nelle famiglie, nelle associazioni, a scuola e nelle Istituzioni, affinché nessuno possa dire che non sapeva e possa mettere la testa sotto la sabbia. Serve lavorare poi a tutte le iniziative capaci di intercettare il disagio, nella necessaria diffusione della consapevolezza che il disagio non è una colpa e va affrontato”.

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